Dopo due eliminazioni ai sedicesimi, stavolta il Toro centra l’obiettivo e torna a vincere dopo una domenica complicata: è solo il primo passo

Di buono c’è che il Torino, innanzitutto, si sia qualificato agli ottavi. Non succedeva da tre anni: la scorsa stagione l’eliminazione per mano dell’Empoli, dodici mesi prima quella per mano del Frosinone. Il minimo? Certamente, però è bene sottolinearlo. Una vittoria un po’ risicata, 1-0 come già a Roma e come prima ancora col Modena. Di misura, con un pizzico di brivido nel finale, quando la squadra è andata a tanto così dal rovinare tutto nonostante una superiorità numerica che avrebbe dovuto garantire meno sofferenza. La sfida al Pisa – squadra che ha giocato con molte riserve e che ha comunque avuto la capacità di restare in partita fino all’ultimo minuto di recupero – poteva diventare pericolosa se affrontata nella maniera sbagliata. Così non è stato, almeno non del tutto, e questo ha consentito alla squadra di scrollarsi di dosso un po’ di paura, un po’ di ansia, dopo quel 3-0 ancora inspiegabile contro l’Atalanta. Un segnale, timido, ma se la squadra di Baroni fosse ammalata diremmo che non è un Torino del tutto fuori pericolo. A Parma ci sarà la solita verifica, lì si vedrà se quella con gli orobici è stata una sbandata e se quindi a Roma non si è trattato di un caso. Un passo avanti, due indietro: non è l’andamento che Baroni si aspetta, figurarsi i tifosi che alla squadra al momento danno tempo, al contrario di quanto accade invece con la dirigenza. Diversi sistemi di gioco, calciatori ancora da scoprire o da recuperare – Nkounkou, Njie, Dembélé -, altri da non perdere, come Adams, uscito dal campo non proprio felicissimo. I risultati aiuterebbero: nell’attesa di capire quale versione del Torino sia quella giusta non resta che aspettare lunedì.

Nikola Vlasic of Torino FC looks on during the Coppa Italia football match between Torino FC and Pisa SC.
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ultimo aggiornamento: 26-09-2025


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Mikechannon
Mikechannon
2 mesi fa

Ha detto bene Baroni, egoismo e frenesia hanno complicato le cose. Da riprovare Nkounkou Nije sulla sinistra per oliare un po’ la fascia intasata da gente arrugginita come Biraghi e Lazaro

valter1
valter1
2 mesi fa

Visto quasi tutto il primo tempo….poi virato sul concerto di zucchero su rai3, giusto ricollegato 5 minuti dal 90esimo prima dei 6 minuti di recupero… allucinanti. Grande Zucchero…

Sogno granata
2 mesi fa

Ma quale timido segnale ??? Encefalogramma piatto !! Zero gioco, confusione e paura di perdere con Pisa in 10 e ragazzini all’ esordio. Da mandare un drone e radere al suolo tutto piuttosto.

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